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ADRO un pò di storia e curiosità



Una “A” maiuscola di colore argento su campo verde, tra grappoli d’uva, tralci e viticci.

Già nel suo stemma Adro presenta il suo tesoro e quello della Franciacorta, un pampino d’oro che da oltre cinque secoli è il simbolo della cittadina e della fertilità di queste terre.

Quella di Adro è una storia ben più antica. La prima testimonianza, infatti, risale al 10 aprile 822 ed è riportata in un documento in cui viene citata la località di Atro. Prima che tra il XIII e XIV secolo venisse eretto il Castello alle pendici del monte, compare una seconda traccia e più precisamente in atti del 1006 e del 1050, in cui il nome Adro è accompagnato dall’espressione latina vicus, che indica un aggregato di terreni e case; non più dunque come castrum, che avrebbe definito un accampamento militare. Un’altra citazione documentale del Castello di Adro, inoltre, risale al 1240. Oggi della fortezza resiste solo l’antica torre ghibellina, che faceva parte del sistema difensivo medievale del paese. Tra Torbiato ed Adro, in località Oneto, sorge anche il santuario della Madonna della Neve, edificato nel 1776 nel punto preciso dove, secondo una tradizione locale, l’8 luglio 1519 sarebbe apparsa la Vergine Maria ad un pastorello sordomuto che, in seguito all’episodio, avrebbe riacquistato parola ed udito. Il miracolo si festeggia ancora oggi il 5 agosto, un gran numero di fedeli e pellegrini raggiungono il Santuario della Madonna della Neve da tutta la Franciacorta.


Adro ha origini antiche testimoniate dal ritrovamento di reperti del neolitico nella frazione di Torbiato e da tombe con corredi sia tardo romaniche sia di epoca longobarda. Il primo nucleo abitativo sorto in collina, possedeva nel medioevo un sistema difensivo di cui ora rimangono ruderi trecenteschi e la torre ghibellina che domina il paese. L'origine del nome è di dubbia derivazione: forse dal latino Ater (nero, fosco) o da acer per la presenza di aceri. Figura come "Atro" in un

documento dell'822 del monastero di San Salvatore in Brescia. Appartenuto alla quadra di Palazzolo in epoca viscontea, si sviluppò economicamente sotto la dominazione veneta. Molto conosciute le filande di seta già operanti nei primi anni dell'Ottocento. Il paese gode di un clima particolarmente mite e presenta un piacevole gruppo di antichi edifici civili e religiosi ben restaurati.



CURIOSITA':

Adro è conosciuto in tutta la provincia di Brescia per il detto "Laurà per la cesa de Ader" (Lavorare per la chiesa di Adro) a causa della buona volontà dei cittadini che costruirono la parrocchia senza essere retribuiti. Pochi sanno che l'ex-teatro ora abbattuto faceva di Adro un importante centro per la musica Jazz. Adro ha ricevuto vari riconoscimenti per essere il comune più "riciclone" della Lombardia grazie alla raccolta dei rifiuti porta a porta che arriva circa all'80% del totale. Ad Adro si trova l'unico monumento d'Italia dedicato ai dispersi della spedizione polare 1928, Dirigibile Italia.

PERSONALITA'

Le personalità più conosciute sono Padre Costantino Ruggeri (architetto, artista), Liliana Betti (stretta collaboratrice del regista Federico Fellini), Claudio Lancini (Disc-Jockey di fama internazionale), Paolo Corsini (sindaco della città di Brescia fino al 2008).

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