Programma
Informazioni
PERCHÉ?
Perché un festival di fumetti e illustrazioni da marciapiede?
L’idea di un festival di fumetti e illustrazioni da marciapiede nasce dalla volontà che tutti possano vedere e leggere, nella casualità degli impegni giornalieri, le immagini create dalle persone.
Che possano stupirsi nell’inciampare nei fumetti: disegni, illustrazioni, parole e scarabocchi.
Perché i fumetti sono casuali, puoi incontrarli andando dal fornaio, dal medico di base, dal curato, dal gelataio e dal macellaio.
Pagine di fumetti disegnati con il gessetto bianco.
Storie da sfogliare con gli occhi, ma anche da calpestare.
In una società dove i marciapiedi sono invasi dalle ruote delle auto, dai motorini parcheggiati e dalle sedie dei bar, il marciapiede è la struttura viva e di relazione della città: un suo organo vitale.
Perché proprio il gessetto bianco?
Il gessetto lascia il segno ma non inquina. È uno strumento di arte rispettoso dell’ambiente. In più, sottolinea il valore del tempo e del momento presente, perché cambierà in base alle condizioni meteorologiche e al passare dei giorni.
Il gessetto diventa lo strumento per creare le condizioni di una vicinanza, a maggior ragione in un momento così particolare, in cui questa forzata lontananza ci spinge a ricercare opportunità di relazione attraverso nuove forme di comunicazione.
Il marciapiede è lo spazio dove avvengono gli scambi tra le persone, dove anche i ragazzi si educano alla solidarietà tra loro e con gli altri; ma è necessario che sul marciapiede si affaccino case e negozi, si aprano finestre e porte. Mi piace l’idea di “possedere” il marciapiede, che non serva solo a passare da un edificio all’altro ma possa diventare decisivo per un’azione collettiva, per i giochi dei bambini, l’educazione dei ragazzi e l’interazione con gli adulti che vivono quegli spazi.
Smarrirsi dentro i marciapiedi per ritrovarsi in una foresta di fantasia e creatività. Uno stupore dove le pagine sono i nostri passi e i nostri occhi.
Viaggiare senza navigatore tra i marciapiedi della Franciacorta. Tutto questo nel primo Festival dedicato ai fumetti e illustrazioni con il gessetto bianco sui marciapiedi del Comune di Ome.
Disegnare non deve essere un semplice disegno, ma un’esperienza viva fatta di interiori sconvolgimenti, tensioni, gioia e soluzioni.
I marciapiedi conservano la nostra memoria collettiva, sono elementi che si oppongono – come possono – alla standardizzazione in corso, che è l'evento preponderante dell'attuale trasformazione sociale. Ogni marciapiede racconta una storia, se solo sappiamo leggerla.
Primo Levi ci ricorda l'importanza storica e letteraria dei marciapiedi, da Dante ai Promessi sposi al suo racconto “Segni di pietra”.
“Segni sulla pietra”, l’articolo dedicato ai marciapiedi di Torino, è un perfetto esempio di antropologia urbana. Levi cammina per la sua città e descrive i marciapiedi. Biasima che oggi i marciapiedi siano fatti d’asfalto. Riflette sul fatto che un giorno su questo manto verrà adagiato chissà quale altro materiale e gli archeologi di quei secoli futuri potranno leggere la nostra civiltà attraverso tappi-corona della Coca Cola e anellini a strappo della birra in lattine, ricavandone dati sulla qualità e quantità delle nostre scelte alimentari. Come in tutte le città, scrive Levi, i marciapiedi sono pieni di sorprese.
Il nostro obiettivo è che tutti coloro che verranno per tre giorni a Ome diventino curiosi investigatori dello spazio urbano e lo osservino creando una relazione fra quello che sta in basso e i muri circostanti. Se le nostre città sono luoghi ambivalenti, pericolosi e ameni, molesti e piacevoli, molto dipende da come le viviamo e da come sappiamo “vivere”, come una biblioteca a cielo aperto, i nostri marciapiedi.
Chiediamo a tutti di collaborare lasciando un loro pensiero. Uno spazio narrativo insolito, che vogliamo non riservato ai professionisti, ma aperto a tutti.
Di questo progetto è protagonista la tentazione di essere catturati dal piacere del pensiero: per leggere più di quello che si legge, per vedere più di quello che c’è da vedere, per sentire più di quel che c’è da ascoltare.
Vogliamo sviluppare il senso di una Comunità e l’attitudine all'esplorazione, per portarne alla luce le emozioni attraverso mondi da visitare, camminando e interagendo.
Un grazie all’Amministrazione Comunale di Ome che ha saputo accettare questa sfida insolita; alle persone dello staff, alle associazioni che hanno collaborato, agli artisti, editori, espositori, fumettisti.
Apriremo il Festival con un’importante mostra dedicata a un artista davvero singolare come Ruben Sosa, a cui seguirà un fitto programma di tre giorni con dibattiti, presentazioni di riviste, market libri, incontri dedicati al sociale, editoria, illustratori e fumettisti.
Che la bellezza del gesto, che la genuflessione a terra vi porti a Ome per lasciare un segno.
Chiedete all’Infopoint la mappa: qui troverete indicati gli spazi preposti dove disegnare.
Si potranno mandare foto o video dell’esperienza, così da poter dare vita a una raccolta.
Tutto il materiale verrà fotografato e filmato, come testimonianza di un paese che vuole raccontarsi e accogliere i disegni, le parole e i fumetti.
Pietro Arrigoni
SIANO LE STRADE UN TRIONFO DELL’ARTE PER TUTTI
V. Majakovskij
SCARABOCCHI di DEGUSTAZIONE
da un’idea di Pietro Arrigoni
Le cantine che partecipano sono: Al Rocol,La Fiorita, Bonzoni, Costa di Ome
Durante i tre giorni del Festival del Fumetto da Marciapiede, le Cantine di Ome, partecipano con degli incontri di degustazione dei loro vini aderendo a una proposta di Pietro Arrigoni (Docente di Public speaking e storytelling al Corso Master ALMA AIS - Colorno - Parma) dove i partecipanti, potranno disegnare/scarabocchiare le loro sensazioni su apposite schede dopo aver degustato il vino. Una nuova formula in linea con quello che è il progetto del Festival che vuole esplorare e coinvolgere le realtà presenti nel territorio in una costruzione creativa e partecipata. L’idea è quella di elaborare un nuovo sistema grafico/emozionale per creare significato. Nel linguaggio dell’arte, come in quello reale, possiamo scoprire la natura linguistica del segno esaminando gli effetti reciproci fra le sensazioni e la loro manifestazione grafica. La complessità e il numero dei segni o degli scarabocchi, non fa altro che aumentare il numero dei fattori da interpretare. Quindi, la degustazione del vino diventa immersione e reciprocità nell’arte dello scarabocchio come una nuova possibilità di appropriarsi della lingua/parola e del segno emozione.
Area Market
Il Festival del Fumetto da Marciapiede di Ome ospita il market coordinato da UAU Festival in cui verrà privilegiata la realtà del mondo editoriale legata ai giovani. Gli ospiti del festival avranno modo di vedere uno spaccato di quello che è il mondo dell’editoria dei giovani che affronta tematiche legate al sociale e alle problematiche tipiche dell’età giovanile. Ome si conferma, quindi, realtà attenta e sensibile al mondo dei giovani e si confronta con esso. L’idea del market è proprio quella di mettere in relazione il mondo giovanile con la comunità omense che si appresta ad essere teatro di questo bel momento di arte e cultura.
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